
Migliorare la classe energetica a casa: quali interventi
L’importanza della classe energetica
La riqualificazione energetica degli edifici, compresa quella delle nostre case, è molto importante. Questo percorso verso l’efficienza energetica porta a due risultati fondamentali: ridurre i consumi energetici e abbattere le emissioni nocive, come la CO2.
La classe energetica di un edificio indica il suo livello di efficienza energetica: in pratica, un immobile in classe A consuma molta meno energia di uno in classe G per ottenere gli stessi risultati in fatto di comfort domestico: sia se parliamo di riscaldamento invernale, sia per quanto riguarda il raffrescamento estivo.
In pratica due appartamenti di dimensioni uguali, in una stessa zona climatica, possono avere consumi di gas molto diversi e di conseguenza costi di gestione decisamente differenti, secondo la loro classe energetica (più la classe energetica migliora più bassi sono i costi e viceversa).
Più efficienza, a partire dalla caldaia a condensazione
Tra gli interventi più semplici ed economici per migliorare la classe energetica, c’è l’installazione di una caldaia a condensazione per sostituire la vecchia caldaia tradizionale. Le caldaie a condensazione consumano molto meno perché recuperano il calore dei fumi che altrimenti uscirebbero dal comignolo disperdendosi inutilmente nell’aria esterna.
Questa tecnologia permette riduzioni dei consumi fino al 30% rispetto alle caldaie tradizionali. Ovviamente si riducono anche le emissioni nocive e in più le moderne caldaie sono già facilmente integrabili con sistemi solari termici o fotovoltaici che sfruttano invece l’energia rinnovabile.
Aziende come l’italiana Immergas hanno investito molto nello sviluppo tecnologico. Hanno lavorato sull’abbinamento tra pompe di calore e generatori a gas a condensazione. Hanno creato apparecchi e sistemi ibridi che uniscono il meglio di entrambi i mondi. Questi apparecchi sono in gradi di sfruttare al massimo le energie rinnovabili.
Tra gli interventi più consistenti per rendere più efficiente la nostra abitazione ci sono quelli che interessano la coibentazione dei muri e la tenuta degli infissi. Gli interventi sull’involucro, anche se caratterizzati da un investimento iniziale più sostanzioso, possono portare ad una efficienza energetica molto alta e quindi ad un notevole risparmio economico.
Incentivi alla riqualificazione energetica: opportunità da cogliere
Per favorire questa importante evoluzione, lo Stato ha previsto una serie di importanti incentivi fiscali ridefiniti per l’anno 2025, che possono coprire fino al 50% della spesa e comprendono anche manodopera e accessori.
– L’Ecobonus permette detrazioni del 50% (abitazioni principali) o del 36% (altri immobili) sull’installazione di impianti ibridi, pompe di calore, pannelli solari, serramenti e coibentazione.
– Il Bonus Casa ha le stesse aliquote divise ancora una volta tra abitazioni principali e seconde case. Riguarda interventi di ristrutturazione edilizia e manutenzione straordinaria che puntano all’efficientamento energetico.
– Il Conto Termico 2.0 favorisce la sostituzione di impianti di climatizzazione, con sistemi ibridi o pompe di calore.
– Per i privati che usufruiscono di tali incentivi l’IVA è ridotta al 10%.
A conti fatti, la riqualificazione energetica oggi non va considerata come una spesa ma come un vero e proprio investimento che inizia a rendere da subito riducendo le bollette del gas in modo significativo fin dal primo giorno di utilizzo.