Spegnere la caldaia se si va in vacanza?
Che fare quando si parte per le ferie?
Nel periodo estivo sono molte le famiglie che trascorrono le vacanze lontano da casa. Le vacanze, che durino una settimana oppure un mese, si accompagnano sempre a qualche piccola preoccupazione. Le piante le affidiamo a un parente o a un vicino fidato, gli animali li portiamo con noi, al giardino pensa l’impianto d’irrigazione programmato e… con il gas? Che fare?
Sicurezza e risparmio sono due motivi per i quali in molti scelgono di spegnere la caldaia prima di andare in vacanza.
Un tempo si poteva temere che in caso di interruzione dell’afflusso di gas, alla ripresa della fornitura, il gas stesso potesse eventualmente diffondersi in casa senza essere bruciato dalla fiamma pilota. Oggi i sistemi di sicurezza dei quali sono dotate le caldaie Immergas e tutti i generatori a gas, sono tali per cui ormai, non è più necessario spegnere del tutto l’impianto.
Con le caldaie moderne non è più necessario
Oggi il sistema di accensione delle caldaie moderne non dipende più dalla fiamma pilota ma da un cosiddetto pilot piezoelettrico; in pratica da una resistenza che si regola elettronicamente aumentando la sicurezza per quanto riguarda la possibilità di fughe di gas.
Per tutti coloro che possiedono ancora una caldaia non recente e che ha ancora la fiamma pilota, i consumi di gas annuali imputabili alla sola fiammella ammontano al massimo a 60/70 metri cubi di metano.
Attenzione alle case in montagna
Per motivi di sicurezza e per evitare consumo inutile è piuttosto il caso di valutare se spegnere e svuotare l’impianto di abitazioni che si trovano in luoghi dove le temperature possono scendere parecchio sotto lo zero. Chi abita o possiede una casa vacanze in alta montagna dovrebbe prestare attenzione per evitare che l’acqua contenuta nei tubi possa ghiacciarsi.
Che fare con l’acqua?
Naturalmente la formazione del ghiaccio, che ha un volume maggiore dell’acqua, esercita un’azione di pressione su condutture e rubinetti e può causare guasti o rotture. Quando poi la temperatura tornasse sopra lo zero, l’acqua tornerebbe libera di uscire dai tubi rotti o da rubinetti forzati allagando l’appartamento, con conseguenze poco piacevoli.
Per limitare incidenti di questo tipo è buona norma chiudere il rubinetto d’ingresso dell’acqua, di solito posizionato appena dopo il contatore, e aprire poi tutti i rubinetti di casa per svuotare l’acqua dai tubi.
In inverno, antigelo o temperatura minima costante?
Per quanto riguarda la sicurezza dell’impianto di riscaldamento spento in periodi gelidi, è necessario contattare l’idraulico per fare inserire il liquido antigelo. Bisogna poi accendere l’impianto e lasciarlo funzionare per alcune ore in modo che il liquido si distribuisca uniformemente nei tubi e negli eventuali termosifoni. Il liquido antigelo consente di avere una sicurezza assoluta anche in caso di interruzione dell’energia elettrica. Un’altra strategia è quella di mantenere in funzione la caldaia ma con il termostato ambiente impostato a una temperatura di 5/6 °C in modo tale da far partire l’impianto di riscaldamento solo in condizioni di forte abbassamento della temperatura con il rischio di gelate.
Caldaie istantanee, con accumulo e le vacanze
Le caldaie istantanee si attivano solo nel momento in cui viene richiesta acqua calda. In pratica non consumano nei momenti di inattività e per questo non c’è motivo di spegnerle quando si va in vacanza.
Discorso diverso vale per le caldaie con accumulo integrato o separato che quando sono attive mantengono invece costante la temperatura dell’acqua calda nel boiler. Se le si spenge per poi riaccenderle dopo qualche giorno ovviamente impiegano molta energia per riportare le temperature al livello prestabilito. È importante quindi valutare la durata del periodo di assenza da casa: per un breve periodo può non essere conveniente spegnere l’impianto, mentre può essere vantaggioso se le vacanze si prolungano per più settimane.