Caldaie a pellet, i vantaggi dell’alta efficienza
Biomassa, la materia prima
Le caldaie a pellet funzionano bruciando prodotti che si ricavano dalla lavorazione del legno: il cippato (si tratta di legno ridotto in piccoli frammenti dalla cippatrice a partire da tronchi e ramaglie) e appunto i pellet. Sono piccoli addensati di materiali lignei trasformati in cilindretti di una lunghezza che arriva al massimo a 3 cm. Il grosso vantaggio del pellet è che può essere ricavato da segatura e avanzi di lavorazione di falegnameria. In questo modo gli scarti vengono riutilizzati come combustibile, senza sprechi.
Per essere sicuri di ridurre al minimo l’impatto sull’ambiente è importante bruciare nelle stufe solo pellet a certificazione A1. La certificazione assicura infatti una percentuale molto bassa di ceneri (al massimo lo 0,7%) e pochissima polvere. Il pellet A1 come abbiamo detto può essere prodotto sia con scarti di lavorazione del legno ma anche con tronchi caduti o da quegli alberi debilitati che si tagliano quando si fa la manutenzione dei boschi.
Tutta la biomassa ottenuta in questi processi andrebbe sprecata se non fosse utilizzata per i pellet. Inoltre, se pensiamo a quanta anidride carbonica si immette in atmosfera durante la combustione di una data quantità di pellet, essa corrisponde all’incirca alla stessa quantità di CO₂ che è stata assorbita dagli alberi durante il ciclo della loro vita. Un processo che necessita di tempo per rinnovarsi ma somma zero. Appunto per la velocità con cui i vegetali ricrescono dopo essere stati usati come combustibile le biomasse sono talvolta considerate fonti di energia parzialmente rinnovabili. In ogni caso sono una validissima alternativa alla produzione energetica da fonti fossili e con un impatto ambientale sempre molto contenuto.
Le caldaie a pellet: conta la qualità
Fatte le giuste distinzioni per capire quali sono i migliori combustibili, passiamo alle caldaie vere e proprie. Le caldaie a pellet che danno più garanzie e più resa sono quelle ad alta efficienza. Esse impiegano meno combustibile per dare più calore con consumi ridotti. Le migliori appartengono di solito alla classe 5 EN 303-5 per quanto riguarda il rendimento termico. La classe 4 è la più avanzata per quanto riguarda le basse emissioni nocive.
Alcune caldaie a pellet in più, sono concepite per essere abbinate ad altre tecnologie: pannelli solari termici, pompe di calore con le quali formare impianti che sfruttano le energie rinnovabili al massimo.
Le detrazioni: Ecobonus e Conto Termico 2.0
Grazie al basso impatto ambientale, le caldaie a pellet di classe 5 possono beneficiare di detrazioni e incentivi. Chi sostituisce una vecchia caldaia a pellet con una di ultima generazione può approfittare infatti dell’Ecobonus al 50% o del Conto Termico 2.0. Le caldaie a pellet sono in effetti apparecchi che funzionano in modo molto simile alle caldaie tradizionali ma grazie a una serie di miglioramenti tecnici che ne hanno aumentato di molto l’efficienza energetica, sono molto utili per la riduzione delle emissioni nocive e per l’affrancamento dalle fonti di energia fossili.
Dimensioni contenute e manutenzione facile
Tra le varie soluzioni disponibili sul mercato, l’italiana Immergas propone caldaie a pellet serie Luxor in 5 diverse potenze, tutte con dimensioni piuttosto contenute. Prima di acquistarle è importante tenere in considerazione che le caldaie a pellet devono essere manutenute periodicamente e svuotate dalla cenere: per questo l’accesso ai componenti per la pulizia deve essere facile. Un altro elemento importate è lo sportello di caricamento che nelle caldaie Immergas è protetto da una griglia. Mentre il serbatoio di pellet, incorporato, assicura fino a 56 ore di autonomia.
Tutti gli apparecchi di questo tipo devono essere collocati in un locale tecnico dove si può posizionare anche un accumulo d’acqua calda (boiler) per stoccare l’energia termica e averne sempre a sufficienza per tante docce e per far fronte a giornate di freddo intenso.